Ascoltare chi insegna (con un po’ di metodo)

Nell’ultimo numero di «Pedagogia più Didattica» è uscito un articolo intitolato L’impatto di un progetto di lettura ad alta voce sulla scuola dell’infanzia, scritto a quattro mani con Andrea Mancini. È l’ultima cosa che ho scritto prima di lasciare il gruppo di ricerca del progetto “Leggere: Forte!” guidato da Federico Batini, e mi torna utile oggi riproporlo per riflettere su una questione fondamentale: l’ascolto della voce di chi insegna da parte di chi – a sua volta insegnando – fa ricerca sulla scuola e sulla didattica. In questo caso, si tratta di un articolo derivato da un più ampio lavoro di ricerca che intendeva capire quali fossero le pratiche di lettura ad alta voce più efficaci, e che dopo aver indagato la letteratura scientifica e la manualistica si rivolgeva direttamente a un campione di educatrici e insegnanti – in tutto oltre centoventi – intervistati in profondità dal gruppo di ricerca. Il lavoro, articolato su diverse annualità, ha portato alla realizzazione di due manuali reperibili gratuitamente online:

Potrete così constatare di persona il valore assegnato alla voce di chi insegna, e anche lo sforzo necessario, da parte di chi conduce un’indagine, per ascoltare con metodo, in modo da poter condividere i risultati con chi assegna un qualche ruolo alla ricerca scientifica e conserva ancora un po’ di fiducia nella pedagogia e nella didattica, ovvero nella democrazia.

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